saec. IV
Latino (o Latinio) Pacato Drepanio nacque nel corso del IV secolo nel sud della Gallia nella zona di Aginium (Agen), come ci testimonia Sidonio Apollinare, Ep. 8, 11, 2. Probabilmente risiedette a Bordeaux e studiò retorica, divenendo forse uno dei professori della celebre scuola cantata da Ausonio (pan. 2, 1), anche se egli non lo nomina nella Commemoratio, segno del fatto che era ancora vivente all’epoca. Fu amico intimo di Ausonio, che gli dedicò alcune opere estremamente raffinate e preziose, come le Eclogae, il Technopaegnion e il Ludus Septem Sapientium, considerandolo uno dei più grandi poeti latini, inferiore al solo Virgilio. Si recò a Roma nel 389, anno in cui pronunciò davanti a Teodosio il suo panegirico; non è però chiaro se tale missione avesse un carattere ufficiale e se fosse in qualche modo in relazione dal punto di vista politico con la sconfitta in Gallia dell’usurpatore Massimo nel 388. Pacato divenne un personaggio significativo nella corte imperiale e ottenne nel 390 il proconsolato dell’Africa e nel 393 la carica di comes rei privatae, anche se il fatto non è certo, perché si fonda sull’identificazione del Drepanius di cui parla Cod. Theod. 9, 42, 13 con il nostro panegirista (contrario Lippold, a favore Matthews, Nixon-Rodgers). Discusso è il suo credo religioso, anche se non vi sono elementi sicuri per negarne il cristianesimo, come propone invece Galletier; egli è comunque a conoscenza delle dispute interne alla nuova religione, come dimostra la persecuzione degli eretici priscilliani, che forse toccò anche alcuni suoi amici (pan. 29). Non abbiamo altre notizie su di lui negli anni successivi. [A. Balbo]