Il progetto Digital Library of late antique Latin Texts è stato avviato il 1 marzo 2010 grazie ad un finanziamento della Regione Piemonte finalizzato a ricerche nell’ambito delle Scienze umane e sociali. Partito da un’idea di Raffaella Tabacco, sviluppata e concretizzata insieme a Maurizio Lana, il progetto ha lo scopo di costruire e mettere a disposizione libera e gratuita degli studiosi un database della letteratura latina tardoantica, dal II al VI secolo d.C.
Idealmente il progetto si propone come prosecuzione del database del PHI (Packard Humanities Institute) che già nei primi anni ’90 del secolo scorso aveva prodotto un cdrom contenente testi della letteratura latina, via via implementato a comprendere autori ed opere fino al II secolo d.C. (con lacune). Successivamente le risorse dell’Istituto furono dedicate ad altre attività e il database rimase incompleto, privando gli studiosi della possibilità di fare ricerche approfondite, quali gli strumenti informatici permettono, proprio su quel periodo cruciale del passaggio dal mondo antico al mondo medievale, che negli ultimi decenni è venuto per contro ad attirare sempre più l’interesse e l’impegno di ricerca degli studiosi.
Non mancano banche dati che comprendano anche testi tardoantichi (basti ricordare la BTL, che raccoglie i volumi della Bibliotheca Teubneriana Latina e la Cetedoc Library of Christian Latin Texts di Brepols, che mette a disposizione i testi del Corpus Christianorum), così come testi tardoantichi sono disponibili in modo sparso sulla rete, ma queste banche dati sono in genere selettive (i testi di un editore) o settoriali (i testi cristiani di una specifica collezione), oltre ad essere proprietarie e quindi di consultazione assai costosa, tale da essere possibile quasi solo alle istituzioni; d’altra parte, i testi che si trovano in libera consultazione sul web non danno alcuna garanzia di correttezza e spesso non dichiarano neppure l’edizione su cui sono basati, oltre ad essere privi di codifica e a non permettere quindi forme di ricerca avanzate.
Rispetto agli strumenti esistenti il progetto digilibLT si propone di colmare un vuoto, fornendo un canone preciso degli autori e delle opere tardoantichi e un database di testi, completo e chiaro nell’indicazione delle edizioni adottate come riferimento e degli interventi editoriali eventualmente operati su di essi, di libera e gratuita consultazione online. I testi sono codificati secondo il nuovo standard noto come TEI. Le maschere di consultazione permetteranno ricerche testuali avanzate sull’insieme dei testi, su loro raggruppamenti (per autore, per epoca, per tipologia testuale), oltre che per singoli autori e opere. I testi sono anche resi disponibili al download (nei formati TXT, PDF, TEI, EPUB), in modo che ogni studioso possa scaricare le opere di suo interesse e lavorare su di esse per le proprie ricerche con la massima flessibilità.
Ma il sito digilibLT si propone anche un’altra finalità, che va a integrare quella finora delineata: di diventare cioè un ambiente di lavoro complessivo, che faccia da punto di riferimento per gli studiosi del mondo latino tardoantico e nel quale essi trovino sussidi di vario genere e possano anche interagire tra loro. Per questo nel sito trova posto una sezione dedicata alla possibilità di un feedback da parte di chi lo consulta, per ricevere segnalazioni che permettano di migliorarlo e la collaborazione di chi voglia contribuire alla buona riuscita della nostra impresa. Si forniscono anche schede illustrative e bibliografie degli studi sui singoli autori e sulle singole opere, insieme al testo leggibile integralmente di quei lavori di critica sul tardoantico che siano ormai liberi da copyright e che conservino ragioni di attualità e di interesse, oppure per i quali si ottenga licenza di pubblicazione. Per questa sezione siamo partiti dalla pubblicazione dei lavori sul tardoantico di Italo Lana, Maestro comune di molti di noi, al cui magistero il nostro lavoro si ispira e al quale dedichiamo i risultati che riusciremo a raggiungere.
Nella prima fase di realizzazione del sito, abbiamo deciso di iniziare dalle opere pagane in prosa: per esse davvero le risorse sulla rete sono ben poche e in molti casi questi testi non sono presenti in nessuna forma online, mentre per la poesia e per le opere cristiane il panorama non è del tutto privo di risorse, grazie a imprese anche recenti, come la banca dati Musisque Deoque, che raccoglie la poesia in lingua latina fino al Rinascimento. [R. Tabacco]