saec. IV
Di questo scrittore romano non esistono di fatto notizie. Lo si colloca nel corso del IV secolo, ma solo perché la critica pone in quest'epoca la composizione del Prodigiorum liber, opera accostabile al genere breviaristico allora fiorente; senza ragioni cogenti si è posta la sua attività prima di Onorio (Vossius). Dal punto di vista religioso, si riconosce ormai concordemente il suo paganesimo, che vede nei prodigia dei segni che possono orientare le azioni quotidiane e, quindi, una prova dell'esistenza degli dei (Gasti); risulta del tutto abbandonata la tesi di Mommsen che lo voleva cristiano sulla base di alcune somiglianze con Orosio. [A. Balbo]