saec. III
Le notizie riguardanti il retore Eumenio si ricavano dallo stesso panegirico Pro instaurandis scholis. La sua famiglia era di origine ateniese, il nonno aveva studiato a Roma, stabilendosi poi ad Augustodunum (oggi Autun) nella Gallia Lugdunensis, dove aveva insegnato retorica nelle celebri scuole della città, già ricordate per la loro importanza da Tac. Ann. 3, 43, 1. Eumenio, la cui data di nascita dovrebbe essere fissata verso la metà del III secolo, forse non troppo prima del 260 (Seeck), divenne magister memoriae presso la corte imperiale, poi fu chiamato dal Cesare Costanzo Cloro alla direzione degli istituti precedentemente ricordati. In occasione della loro ricostruzione, dopo le distruzioni dovute ai saccheggi dei Bagaudi, egli rivolse un discorso al governatore della provincia per chiedere il sostegno nel rifacimento delle strutture, dichiarando anche di essere disposto a mettere a disposizione dell'opera il salario di seicentomila sesterzi a lui assegnato. Dallo stesso panegirico ricaviamo anche che il retore non aveva mai precedentemente praticato l'arte oratoria e che, quindi, si era dedicato a un'attività esclusivamente scolastica e amministrativa; esplicita è la menzione del suo paganesimo (par. 10). A Eumenio, fino al primo decennio del XX secolo, erano attribuiti da O. Seeck, RE 6, 1, 1105-1113, quasi tutti i panegirici anonimi a noi pervenuti, ma tale posizione è stata ora abbandonata e i più recenti studiosi della raccolta (C.E.V. Nixon, B. Rodgers, D. Lassandro) gli riconoscono solamente la paternità dell'orazione del 298. Non abbiamo notizie precise sulla data di morte, da collocarsi probabilmente all'inizio del IV secolo. [A. Balbo]